Lavori in corso

Non sempre le cose vanno come vorremmo. Spesso abbiamo dei progetti, siamo determinati a metterci in cammino verso sogni ambiziosi, ma poi ci ritroviamo ad aver completato tutt’altro percorso e dobbiamo adattarci a circostanze impreviste che non avevamo pianificato. A volte siamo direttamente responsabili per la deviazione, magari mettendo in atto atteggiamenti boicottanti; mentre altre volte subiamo eventi, per fattori che non dipendono da noi, senza avere la possibilità di scegliere.

Qualunque sia il motivo che non ci consente di costruire ciò che avevamo pianificato, un allontanamento da un obiettivo non deve per forza essere visto come una sconfitta o un evento cui arrendersi. Mi piace pensare a queste situazioni come ai “lavori in corso” o deviazioni stradali.

Quando ci mettiamo alla guida per raggiungere una destinazione chiara e definita e incontriamo una strada chiusa per lavori in corso, non ci fermiamo e non torniamo indietro, ma seguiamo le indicazioni della deviazione e arriviamo comunque a destinazione. Potremmo percorrere un tratto un po’ più lungo e magari con più traffico o tempi d’attesa debilitanti, ma alla fine arriviamo dove vogliamo essere.

La vita è così. A volte abbiamo la fortuna di poter seguire un percorso lineare, e altre volte dobbiamo affrontare “cantieri” tortuosi che possono essere anche molto dolorosi e traumatizzanti, che ci rallentano e ci danno la sensazione di non avanzare con la nostra vita.

Quando questo accade, abbiamo la possibilità di soccombere all’evento negativo e vittimizzarci pensando di essere sfortunati, concentrandoci su quello che non abbiamo ottenuto o su quello che abbiamo perso o sui torti che pensiamo di aver subito. Così facendo rimaniamo però bloccati in uno stato emotivo negativo e vediamo solo quello che “non c’è”, e perdiamo di vista le cose positive che invece abbiamo. Non è un comportamento inconsueto quello di focalizzarsi su ciò che non si ha, ma quest’atteggiamento è il preludio assicurato per insoddisfazione e scontentezza. Se al contrario, invece di guardare ai problemi e alle catastrofi che sono successe, e che ormai appartengono al passato e non possono essere cambiate, ci concentriamo sul presente e sulla nostra capacità di ricostruire, abbiamo l’opportunità di ripartire con rinnovato entusiasmo e superare le crisi. Per poterlo fare è però necessario voler uscire dalla palude del nostro malessere e ripulirci dal fango emotivo che ci ricopre. Altro comportamento comune è quello di abituarci alle nostre lamentele crogiolandoci inerti nella sofferenza senza agire. Per affrontare un cambiamento, qualunque esso sia, si deve in primo luogo voler cambiare spogliandosi della veste di vittima e smettendo d’indentificarsi nel proprio dolore.

Come fare a rialzarsi e proseguire il percorso dopo che una situazione difficile ci ha sovrastato? Ci vuole un po’ d’impegno e allenamento mentale:

  • Riconosci il problema: se spesso ti ritrovi a pensare che vorresti le cose andassero diversamente, allora probabilmente da troppo tempo vivi in una situazione subottimale che richiede un intervento.
  • Definisci cosa vuoi con chiarezza: a volte seguiamo un percorso perché crediamo sia la cosa giusta da fare senza però renderci conto che non è davvero quello che volgiamo. È davvero importante imparare a riconoscere le scelte motivate dai nostri desideri più profondi da ciò che invece pensiamo sia giusto fare.
  • Ripercorri il viaggio che ti ha condotto alla situazione che ti crea disagio oggi e individua cosa non hai visto lungo il percorso che ti ha impedito di ottenere quello che davvero avresti voluto.
  • Analizza il tuo disagio: chiediti che cosa esattamente ti sta provocando malessere e quale paura si sta manifestando. Se sono le nostre paure più profonde a guidare le nostre scelte, spesso non siamo totalmente consapevoli di cosa realmente origina la nostra sofferenza.
  • Ascoltare i tuoi dialoghi interni e analizza i tuoi pensieri: c’è una negatività ricorrente? Sfiducia nel futuro o nelle persone? Dialoghi frutto della paura e dell’ansia? Proiezioni catastrofiche di un ipotetico scenario? Seda la mente sostituendo i tuoi dialoghi interni negativi in affermazioni incoraggianti e attieniti alla realtà dei fatti evitando “il gioco dei se” e di proiezione di futuri improbabili.
  • Osserva le situazioni da diversi punti di vista: fai uno sforzo per osservarti dall’esterno con occhi più oggettivi, questo ti aiuterà ad aprire la mente e considerare un maggior numero di possibilità e alternative.

Ogni giorno che ci viene donato è un’opportunità per un nuovo inizio e possiamo decidere di darci una seconda occasione per rimetterci in cammino verso i nostri desideri. Per poterlo fare è necessario attuare un cambiamento consapevole e soprattutto non avere paura di esplorare nuove opportunità o ripercorrere strade cui avevamo chiuso la porta pensando di non varcarne più la soglia.

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